Due anni fa il mio approccio è cambiato, ero ancora freddo fobica, d’inverno e con la pioggia correvo rigorosamente sul tapis roullant ma tempo e temperatura permettendo percorrevo con una certa regolarità pochi chilometri per volta. Correre iniziava a piacermi sempre di più, due volte a settimana uscivo, facevo quei 4/5 km e stop.
Poi la svolta, un anno fa inizio condividere la corsa con un compagno fisso e parecchio motivato, il mio fidanzato, Gianluca, lui runner vero da qualche anno è riuscito a trasmettermi la sua passione (a detta mia fin troppo) maniacale e a trasformare radicalmente il mio approccio con la corsa. Correre insieme è stato motivate, oltre che un piacevole momento da condividere.
Era lo scorso maggio, correvamo con regolarità insieme da qualche mese, quando capitava partecipavamo a qualche gara in zona nel weekend ma senza prendere in considerazione gare sopra i 10/15 km. Poi è arrivata la sua decisione di partecipare alla maratona di New York, Alcuni amici avevano già partecipato l’anno prima e grazie anche alla loro spinta, lui e un bel gruppo di amici decise di iscriversi e provarci.
Io non lo feci, non ero ovviamente abbastanza allenata, solo a pensarci mi sembrava una distanza irraggiungibile e a dirla tutta pensavo “perché mai dovrei farlo, è così bello correre 6/7km, di più è una sofferenza”.